Quando un logo stupisce?
Il logo è un elemento grafico, non necessariamente accompagnato da una scritta, che identifica un’azienda o un prodotto.
Similitudini
Un logo ben fatto, è facilmente riconoscibile e il più delle volte difficilmente confondibile. E’ normale che vi siano elementi grafici siano comuni a più loghi, in genere più un elemento è semplice più è facile identificarlo e utilizzarlo. Per esempio cerchio e triangolo sono elementi grafici più comuni di losanghe e ottagoni.
Quando ho visto per la prima volta il logo della Sunbell [apri sito della Sunbell], stampigliato su una scatola di cartone, ho subito visto nei raggi del sole qualcosa di famigliare.
Quel qualcosa di famigliare lo avevo visto, diversi anni prima, nel sole che si fa albero dell’Enel [apri sito dell’Enel].
Qui sopra il logo Enel utilizzato tra il 1998 e il 2016.
Esso era stato realizzato da Bob Norda [vedi chi era Bob Noorda su Wikipedia].
Se vuoi approfondire i loghi utilizzati dall’Enel ti consiglio il sito luce-gas [apri sito luce-gas]
Altre similitudini
Quindi non c’è da stupirsi se un logo mutua da un altro elementi grafici, colori, distribuzione degli elementi, un’esempio di quest’ultimo caso, possiamo trovarlo ancora con un altro logo Enel quando utilizzava solo il nome scritto con un carattere molto pieno e leggermente inclinato:
Qui sopra il logo Enel utilizzato tra il 1991 e il 1998.
Secondo il sito luce-gas [apre sito esterno] questo logo somiglia molto a quello della Fiat [apre sito estreno].
Questo logo realizzato nel 1968 da Armin Vogt venne utilizzato per più di 20 anni con la sola variazione del colore di fondo che da nero passò a blu.
Logo per sottrazione
Questo paragrafo sarà pubblicato nei prossimi giorni.
Il logo che stupisce
In realtà non è stato un logo a stupirmi ma la fortissima somiglianza tra due loghi.
Stavo osservando, in internet, una macchina per scrivere che non avevo mai visto prima e solo quando ho ingrandito il marchio mi sono accorto che…
La macchina per scrivere in questione è tedesca, una Alpina per la precisione e dovrebbe essere stata prodotta negli anni ’50.
Della storia del marchio Alpina non ho trovato informazioni particolari, la produzione di macchine per scrivere coprì il periodo dal 1951 al 1965 e la società era stata fondata un paio di anni prima, in Bavaria, da Burkard Bovensiepen. La prima macchina per scrivere fu commercializzata nel 1952, nel 1965 sul finire dell’attività erano state prodotte circa 300.000 macchine.
Il carattere utilizzato per la scritta Alpina è decisamente inusuale, non ricordo di averlo visto da altre parti e una N così me la dovrei proprio ricordare. Mi ricordo invece la A.
Sopra il logo dell’Autobianchi (la casa automobilistica dell’A112 e della Y10 per intenderci) realizzato da Ilio Negri nel 1968, in cui la lettera A era inscritta in un cerchio.
Sono loghi uguali o simili?
Pur non conoscendo la storia delle aziende, direi che i tre cerchi o il singolo cerchio siano un dettaglio. All’interno dei cerchi invece, anche osservando alcuni documenti dell’Alpina ho notato che la A inscritta nei tre cerchi costituisce un triangolo isoscele, mentre quello della A dell’Autobianchi è un triangolo equilatero.
Aiuto!!!
Non ho trovato altre informazioni ma direi che un logo ha fortemente ispirato l’altro, oppure entrambi sono stati ispirati da un terzo logo al momento sconosciuto…
Se hai qualche informazione in più potresti condividerla, la pubblicheremo volentieri!