Quale software usare per gestire le password?
Oramai siamo sommersi dalle password, a chi non è capitato di dimenticarne almeno una?
Per venirci incontro i siti web ci offrono la possibilità di recuperare o impostare una nuova password mediante l’indizizzo email utilizzato in fase di iscrizione.
Però le password potrebbero anche essere svincolate da un utente ed una email come lo sono quelle dei fogli di excel piuttosto che quelle dei file compattati.
Alla fine abbiamo tre soluzioni.
Usare una sola password per tutto.
Per fortuna è sempre più difficile, adottare questa folle strategia, molti siti non accettano password prive di simboli, numeri e lettere maiuscole, mentre alcuni si limitano a lettere e numeri, questo fa si che sia praticamente impossibile adottare la stessa password per tutto (a meno che non si opti per la mitica abc123).
Usare una password derivata.
Usare una password ricostruibile dal nome del file, del sito o dell’utente non l’ho mai trovata una strada interessante per ovvi motivi…
Poi c’è sempre il rischio è che carpita una password qualcuno possa ricostruire le altre…
Usare password sempre diverse
Usare password sempre diverse e non riferite al contenuto o alla fonte è sicuramente la soluzione migliore. Il problema è che presto avremo tante password e saremo costretti a scriverle da qualche parte.
La soluzione più efficace non è il foglio di carta gelosamente conservato nel portafoglio a pari merito con lo scrivere tutto in un documento .txt salvato nel pc o su una chiavetta. Il problema è che se qualcuno ci mette sopra le mani…
La soluzione più efficace è quella di utilizzare un software di gestione delle password.
Credo che il migliore sia KeePass, un software gratuito, che consente di memorizzare, suddividere, ordinare, tutte le nostre password. L’organizzazione è notevole, schede con url, utenti, password e pure appunti sono molto chiare, poi con l’utilizzo dell’autocomposizione l’accesso ai siti si semplifica notevolmente. La memorizzazione dei dati avviene in un file di database criptato e naturalmente protetto da password.
Il mio consiglio e di scrivere la password utilizzata per KeePass da qualche parte, su una pietra dell’acquario, in un tatuaggio non tra quelli sulla schiena,,, perché prima o poi inevitabilmente, il cervello la dimenticherà.
KeePass non è solamente gratuito free ma, in quest’epoca di certificazioni, è pure certificato OSI.